mercoledì 10 maggio 2017

Argento Vivo

A cura di Felicetta Lombardi



L’associazione Genitori del Sud da sempre ritiene importante dare il giusto valore all'infanzia, età di crescita e di conoscenza delle proprie capacità. 


Nell'ultimo periodo abbiamo notato un disagio sempre più crescente dove il bambino non viene più visto come attore della sua crescita ma come un vaso da formare, in tale ottica i bambini che non corrispondono al Pigmalione di turno viene etichettato come problematico. 

I bambini non sono problematici, possono avere comportamenti non adeguati alle regole sociali che noi adulti abbiamo abbracciato, ma proprio perché si tratta di comportamento questo si può correggere.

In tale ottica è nato il progetto Argento Vivo progetto finanziato dal CSV di Napoli www.csvnapoli.it con Bando Pubblico Programmazione 2016 . 

Abbiamo preso il bambino nella sua totalità di fanciullo in crescita, e abbiamo attivato la presa in carico anche delle figure adulte a cui lui fa maggior riferimento, genitori , docenti.

Un progetto tout court, in cui il bambino non è un essere staccato dalla società e dal sociale in cui cresce ma è la parte viva ed è quella che maggiormente risponde alle varie stimolazioni esterne della società, risposte molte volte non accettate dalla società stessa.

Per gli adulti diventa semplice dire “non comprendiamo perché i ragazzi sono così” . Tale incapacità di comprendere nasconde di fatto una volontà di non assumersi la responsabilità che il ragazzo sta rispondendo ai nostri messaggi impliciti ed espliciti. 

I ragazzi osservano il mondo adulto, cercano di comprenderlo e rispondono con un proprio comportamento. 

Molte volte l’adulto, il comportamento che vuole correggere, lo va a rinforzare con parole o atteggiamenti. 

Sta nascendo una generazione debole dal punto di vista emotivo, perché incapace di mettersi nei panni degli altri, in una parola di essere empatici. Una generazione che mal sopporta le sconfitte della vita, in quanto non abituata a subirle, in una parola manca di resilience. E ciò non è dovuto al fatto che c’è un nuovo mondo, dove sono presenti strumenti nuovi. Ma l’incapacità del ragazzo riflette l’incapacità di noi adulti. 

Lui non impara ad empatizzare perché noi non glielo permettiamo. Abbiamo timore di farlo entrare in contatto con le nostre emozioni , soprattutto con l’aggressività. Questo comporta una incapacità anche da parte del fanciullo di gestire la propria aggressività. Mentre poi dall’altro lato per un presunto aiuto all’autostima del ragazzo, tendiamo a fare quello che viene indicato come spazza neve, togliamo dal suo cammino gli ostacoli e in tal modo abbiamo l’effetto contrario, perché se continuiamo a togliere l’ostacolo che si presenta lui crederà di essere incapace o non meritevole di fiducia da parte degli adulti che lo circondano, quindi non allenerà quella capacità che viene definita resilience (elasticità) cadere e poi rialzarsi.

Quindi per sostenere il ragazzo nella sua crescita abbiamo deciso in Primis di sostenere gli adulti che si interfacciano con il ragazzo. Adulti con una buona autostima diventano ottime guide empatiche per tale motivo il progetto Argento Vivo ha previsto l’attivazione dello sportello ascolto Genitori e dello sportello ascolto Docenti. 
Il sostegno scolastico rientra nel sostegno che andiamo a dare al genitore , che molte volte vive i compiti a casa come un lavoro in più che non gli compete e quindi viene passato un messaggio negativo al ragazzo che mal comprende lo stato d’animo genitoriale. In più il sostegno scolastico aiuta il ragazzo a sentirsi parte attiva del suo futuro come ben riportato dal socio Caterina Giaquinto parte attiva nel progetto Argento Vivo, .. “… non lo definiamo il “doposcuola di recupero” bensì “rafforzamento delle proprie potenzialità” e il nostro obbiettivo sta proprio nel rafforzare la loro autostima.”

Per aiutare il ragazzo a prendere contatto con il suo mondo emotivo non poteva mancare il laboratorio teatrale chiamato Teatro dell’emozione, come ben raccontato da Rosa Catapano “…"Il teatro dell'emozione" inserito nel più ampio e articolato progetto "Argento Vivo", permette ai bimbi di accrescere l'autostima e soprattutto in quelli più timidi ed introversi, di rafforzare il proprio IO. Ma non è solo questo. Attraverso il divertimento e il gioco, prendono contatto con sé stessi, il loro mondo emotivo riuscendo a superare incertezze e limiti” . Ed è proprio questo che succede, il ragazzo con il teatro ritrova la possibilità di “Mettersi nei panni degli Altri” di sperimentare i sentimenti degli altri , di far finta di… Tutte attività che chi come me viene dai lontani anni 70 faceva facilmente nei cortili delle nostre abitazioni, in un tempo in cui i bambini erano riconosciuti come tali e gli adulti venivano essi stessi riconosciuti tali. Dove il rispetto era cosa da dare e da ricevere , anzi ti veniva insegnato che il rispetto si da a chi lo da. Era il Tempo in cui i bambini non erano Iperattivi ma con l’Argento Vivo addosso.











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