martedì 19 settembre 2017

Interrogarsi sul lavoro può diventare un momento di confronto fra varie realtà.

Articolo a cura di  Michele Visone

Come ho detto nella mia esposizione di venerdì, 15 settembre 2017, le aziende del territorio che sono in crisi sono le aziende che non fanno ricerca e che vogliono riprodurre sempre lo stesso prodotto senza fare alcuna innovazione. 
Certo che per fare innovazione nelle aziende occorrono investimenti ed in un periodo di crisi anche quelli mancano.
Tuttavia secondo me a parte gli investimenti il problema più grosso è quello di mentalità degli imprenditori e la mentalità si forma anche nella scuola, quindi il problema è anche un problema scolastico.
La scuola oltre a proporre un metodo superato per insegnare che è quello del libro di testo e la lezione frontale mentre dovrebbe essere tutto un laboratorio per sperimentare le teorie e formare i ragazzi al metodo scientifico dovrebbe anche incentivarli a fare nuove invenzioni .
La scuola vede i giovani come coloro che devono stare fermi nei banchi ed imparare a memoria quello che dice il professore e dimentichiamo che molte delle scoperte e delle invenzioni che hanno cambiato la nostra società sono state scoperte da giovani .
Quanti anni aveva chi ha inventato facebook?
Quanti anni aveva chi ha fondato la Apple? 
Quanti anni aveva Newton quando ha scoperto la gravità della terra?
Se andiamo a vedere scopriamo che molti di loro non superavano i 25 anni.
Noi invece cosa facciamo con i nostri giovani? Invece creare un sistema che liberi le loro energie creative li teniamo bloccati nei banchi ad imparare nozioni che non voglio imparare. 
Il risultato finale è che poi una volta terminato il ciclo scolastico diventano imprenditori o quadri dirigenti che ignorano completamente la ricerca e l’innovazione.

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