Il Teatro come Strumento di Crescita: dieci anni di emozioni con l’Associazione Genitori del Sud

A cura della psicologa Felicetta Lombardi 



Da dieci anni l’Associazione Genitori del Sud porta in scena non solo spettacoli, ma autentici percorsi di crescita emotiva e relazionale, coinvolgendo bambini, ragazzi e attori alle prime esperienze. Una realtà che ha scelto il teatro come veicolo di trasformazione, capace di smuovere paure, sciogliere blocchi interiori e offrire strumenti concreti per la gestione delle emozioni.
Nel 2025, l’Associazione ha regalato al pubblico due rappresentazioni intense e significative presso il Teatro Nadur di Cicciano , confermando ancora una volta il valore educativo e umano di questa iniziativa.
La prima rappresentazione, intitolata Le Ragazze del Muretto, è andata in scena il 30 marzo alle ore 18:00, con la regia della maestra Antonietta Rimoli e portata sul palco dalla Compagnia del Sud, composta da 10 attori adulti e 2 ragazzi. Uno spettacolo che ha saputo toccare corde profonde e mettere in luce tematiche attuali con sensibilità e intelligenza.



La seconda rappresentazione, La Fiaba del Sud, si è tenuta il 6 aprile alle ore 18:00, diretta dalla maestra Rosaria Vecchiarelli, e ha visto protagonisti 17 bambini di età compresa tra i 6 e i 13 anni. Un tripudio di energia, emozione e creatività, che ha saputo incantare e coinvolgere grandi e piccoli.


Un ringraziamento speciale va proprio ad Antonietta Rimoli e Rosaria Vecchiarelli, due donne accomunate dalla passione per il teatro e dalla straordinaria capacità di risollevare gli umori e far emergere il meglio da ogni singolo attore e attrice, indipendentemente dall’età o dall’esperienza. Il loro lavoro è stato fondamentale nel creare un ambiente in cui ogni partecipante si è sentito valorizzato e libero di esprimersi.

Grazie al loro impegno, e a quello di tanti altri collaboratori, è stato possibile costruire uno spazio accogliente, dove i più piccoli possono sperimentare sé stessi in un contesto protetto e stimolante, e dove anche gli adulti trovano occasione di mettersi in gioco, di riscoprirsi, di lasciarsi toccare dal linguaggio potente della scena.
Un grazie sincero va a tutti gli attori, grandi e piccoli, che con coraggio e sensibilità hanno calcato il palcoscenico, e ai genitori che, con impegno e fiducia, hanno sostenuto il progetto, contribuendo a renderlo ogni anno più ricco e significativo.
In un’epoca in cui l’ascolto, l’empatia e la presenza autentica sono beni sempre più rari, il teatro si rivela un laboratorio prezioso di umanità, e realtà come questa ne sono la prova più concreta.






Commenti

Post popolari in questo blog

Raccontami di te

Un ritorno a casa e una nuova famiglia